IOMIPROTEGGO, il Comune promuove il coordinamento tra medici di base e Croce Rossa
Con una nota stampa, questa mattina, il Comune di Noci ha inviato alle testate giornalistiche un importante contributo del dott. Francesco De Tommasi, a cui rivolgiamo un sincero e sentito ringraziamento per l'attività all'interno del Centro Operativo di Protezione Civile e di coordinamento dei medici di famiglia a Noci - si legge sempre nel comunicato.
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Con questo contributo lanciamo la campagna #ð—œð—¢ð— ð—œð—£ð—¥ð—¢ð—§ð—˜ð—šð—šð—¢, che il ð—–ð—¼ð—ºð˜‚ð—»ð—² ð—±ð—¶ ð—¡ð—¼ð—°ð—¶ promuove in coordinamento con i medici di base e con l'importante apporto della Croce Rossa Italiana, del suo coordinatore di zona Mino Laera e dei volontari che stanno svolgendo in questi giorni uno straordinario lavoro.
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In molti rispondereste la fine di un periodo di limitazioni relative alla libertà individuale, al commercio, alla libera circolazione.
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Questa domanda non ha una risposta basata su dati scientifici. I più informati forse sapranno che gli istituti preposti allo studio epidemiologico stimano invece il 2 Giugno come data nella quale in Italia i decessi per infezione da Coronavirus arriverebbero a 0 se continuassimo a mantenere l’attuale stato di blocco di tante attività.
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Perché ci viene offerta una possibilità: quella di dimostrare a noi prima di tutto e a tutto il mondo, che siamo capaci di mostrarci persone responsabili e intelligenti.
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Mantenendo alta l’attenzione sui criteri che ci hanno permesso finora di contenere il contagio:
🔴 il rispetto della distanza interpersonale
🔴 l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti)
🔴 l’accurata igiene personale e in particolare delle mani
Il Coronavirus non è ancora stato sconfitto, circola tra noi. Ricordiamoci che quando è cominciata l’epidemia in Cina, ogni malato contagiava circa altre 4 persone, perché non erano ancora stati imposti i 3 criteri appena citati. Se perdiamo questa occasione e ricominciamo disinvoltamente a fare la vita di prima, trascurando queste sia pur semplici accortezze, daremo il via a una nuova ondata di contagi che ci porteranno a una nuova fase di isolamento obbligato, blocco delle attività lavorative e - non dimentichiamolo - nuova crescita della mortalità.
Purtroppo non è infrequente sentir dire chi decide di trasgredire queste norme di comportamento: «Proprio a me deve succedere?! Ma si, chi se ne accorge!?». È bene sapere che sono in programma una serie di interventi su tutto il territorio nazionale che, attraverso una sorveglianza stretta, una serie di esami cui saremo chiamati a sottoporci e un monitoraggio delle attività lavorative, cercheranno di scoprire ogni pericolo potenziale e ogni iniziale focolaio di contagio, applicando immediatamente le misure contenitive del caso.
Quindi rispettiamo noi stessi e il nostro vicino. Facciamo in modo che non serva il controllore per comportarci da persone sagge e responsabili.
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